Con un po' di ritardo ho deciso di raccogliere in alcuni post i miei appunti del viaggio in Malesia e a Singapore di giugno.
Cominciamo dall'inizio: la partenza.
Pronti ad affrontare oltre 20 ore di viaggio, ci dirigiamo con l'entusiasmo del viaggiatore verso l'aeroporto di Linate: la tabella di marcia prevede un volo Alitalia Milano-Roma e quindi un volo Roma-Kuala Lampur di Air Malaysia. Per fortuna siamo persone ultraprevidenti e arriviamo circa tre ore prima del volo, perché, sorpresa (chi lo direbbe mai), Alitalia aveva simpaticamente cancellato il nostro volo.
"CANCELLATO", compariva di fianco al volo delle 10:00 per Roma, testo che dopo qualche secondo venita trasformato in "CANCELLED", per poi tornare "CANCELLATO". Ma il secondo "CANCELLATO" non l'abbiamo più letto, eravamo già al check in. Una signorina gentilissima ci chiede con garbo: "Ma non vi hanno avvisato?", "No, altrimenti non saremmo qui a chiederlo, le pare?" (quello che avrei voluto dire), "No, purtroppo, riusciamo a prendere il volo prima?" (quello che ho detto). "Sì, certo che sì, è fra un'ora c'è tutto il tempo e non è pieno". Dopo una serie di "tic tic tic", prima tranquilli poi convulsi e di una sequenza di facce che tendevano sempre più all'orrido nel guardare il video ci comunica: "Mi spiace, ma non hanno collegato i vostri biglietti, ci deve essere stato un errore quando hanno cancellato il volo". La guardiamo con la faccia di chi senza parlare sta dicendo "quelli che ha in mano son i nostri ticket elettronici, quindi poche storie" e lei che è scaltra e ricca di esperienza sulle reazioni dei viaggiatori, aggiunge "Se andate un attimo in biglietteria aggiustano tutto di sicuro e per tempo, quando tornate non fate la coda". Ho pensato sinceramente che era una ragazza intelligente.
Corriamo, troviamo la biglietteria, ci facciamo "ricollegare" il biglietto, già che eravamo lì confermiamo tutti i sette voli aerei successivi (capita che si diventi paranoioci...) e finalmente ci imbarchiamo e arriviamo a Roma, un volo smaniato e breve.
Qualche ora di attesa in aeroporto e poi il volo. Impossibile non guardarsi in giro in aeroporto, c'è sempre qualcosa di curioso o insolito nella gente in partenza.
A titolo di cronaca, per esempio, mentre schivavo un piccione che volava dentro l'aeroporto (o forse lui schivava me - peraltro, cosa ci fanno dei piccioni dentro l'aeroporto??), mi sono chinata e lo sguardo mi è caduto sullo schermo di un asus collegato ad internet, con una tastiera decisamente diversa dal solito: alzo lo sguardo e faccio il giro, mi accorgo che si trattava di una suora cinese che tentava di coinvolgere con scarso successo la sua comare su qualcosa che compariva sulla pagina web.
Dopo, circa dieci ore di volo e l'arrivo a Kuala Lampur. Chissà perché del tempo passato nei voli in aereo, tranne quando conosco delle persone, non mi rimane mai niente.
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