lunedì 31 marzo 2008

che cos'è twitter???

Finalmente ho trovato un video con una spiegazione comprensibile su cos'è twitter (trovato qui) - oltre al fatto che l'idea del metodo di comunicazione non mi dispiace affatto:

sabato 29 marzo 2008

il verso della medaglia... (solo per firefox e safari)

purtroppo non funziona dentro il blog, per cui niente dimostrazione pratica... però non male: inserisci il link ad un'immagine e ti restituisce un testo su cui, se passi sopra con il mouse tenendo premuto il pulsante compare l'immagine (o viceversa).
vedere qui per ottenere il codice per il proprio sito a partire dal link di una immagine.

venerdì 21 marzo 2008

altro web-aggeggio infernale in arrivo

non si può dormir tranquilli, ne hanno inventata un'altra. Si tratta di PMOG, per ora solo in beta, ma devo dire che appare molto intrigante...
E' una specie di gioco collettivo, che si fa beffa della privacy (perché, al pari del weblin, mette in conto che siano registrati i tuoi spostamenti su internet), ma che può essere piuttosto avvincente se funziona veramente come indicato nel tour.
In pratica, per ogni sito visitato si guadagnano dei bonus che possono essere spesi in appositi negozi, per acquistare regali per altri utenti o, più facilmente, strumenti da usare per distruggere per es. i bonus degli altri utenti.
In pratica, tu navighi normalmente, guadagnando punti, ma devi fare attenzione che altri utenti non ti tendano trappole che te li farebbero perdere, o dedicarti all'offensiva. ovviamente ci si può alleare, creare squadre, aggiornare un proprio profilo e partecipare a missioni speciali... insomma, un gioco di ruolo e strategia alla vecchia maniera ma che si verifica durante la quotidiana vita del websurfing e non in momenti dedicati, insomma, sempre all'erta (se si vuole, ovviamente: si attiva e disattiva la navigazione "a ciel sereno" quando si vuole)...
chissà, magari a presto con aggiornamenti dal "fronte" (!!!)

chi offre di meno?

visto che ho iniziato il filone, le dichiarazioni di "intel" per quanto riguarda l'evoluzione del loro progetto di computer lowcost - il Classemate, ora non solo più per il mercato "povero", ma anche per quello dei paesi "avanzati" (...), con windows, hd, schermo 9 pollici, il tutto per ca 250 dollari.
se un mese fa c'era curiosità, interesse generico, timido approccio indagativo al mercato, ora ho l'impressione che sia guerra aperta...
bene.

venerdì 14 marzo 2008

mercoledì 12 marzo 2008

100 libri in una tasca

per allargare il discorso del "tascabile", due parole sugli e-book reader. La tecnologia e-ink (palline nere magnetiche che vanno su e giù in una matrice biancastra: se sono su li vedi, altrimenti no), devo dire è impressionante: gli schermi sembrano dei veri e propri fogli di carta. Consumano poco (il consumo è solo nello "svoltare pagina", per mettere "in ordine i pallini", il video non è retroilluminato, per cui una volta girata pagina, non serve energia elettrica per leggere - tranne quella della lampada sul comodino...), pesano poco, contengono moltissimi libri e alcuni, come il kindle di Amazon, ti permettono di acquistare il libro/accedere alle notizie di un quotidiano ovunque tu ti trova (purché tu sia negli States...grr). Inoltre, iniziano ad avere costi adeguati, seppur ancora altini (299 dollari il sony, 399 il kindle) (anche se ora con la storia dei pc low budget, che hanno lo stesso costo se non di meno, qualche dubbio ti viene... però non è un paragone corretto da fare, sono due cose diverse). Ma niente paura: non cercate questi due modelli per ora, perché è tutto esaurito da giorni e comunque in Europa non sono ancora arrivati... (beh, a meno che non siate oltre oceano e molto molto fortunati).

Ho sottomano quello della Sony, devo dire un oggetto anche di una certa "classe": bello esteticamente, molto semplice da usare, nonostante anch'io, come molti, ami la carta, il suo odore, fruscio etc etc, devo dire che questo è un "duro colpo", perché non solo la lettura è gradevole e paragonabile a quella di un libro di carta e permette di portarsi più libri dietro in contemporanea (i "nomadi" come me sanno quanto questo abbia un valore incalcolabile...), ma sono anche più comodi, puoi leggerli con una mano sola, per esempio: in metropolitana, con una mano ti tieni e con l'altra sfogli il libro... per fare un esempio di lettura in condizioni "estreme" (ma non tanto per molte persone).
non sono sicura che lo porterei al mare (ma vedrai che prima o poi salta fuori la tutina impermeabile, antipolvere etc), ma per tutti gli altri posti è più che ok.

Dove sta l'inghippo? che l'unico mercato a disposizione è, a parte quello dei libri fuori diritti di autore che si trovano online tranquillamente, quello straniero, poiché gli ebook in Italia non sono praticamente ancora in vendita se non piccoli esperimenti ma sempre in software proprietari.

Nota di disappunto: ovviamente ciascun ebook ha il suo software proprietario, con relativo lucchettino digitale, ma leggono anche pdf e rtf - anche se la parola "leggere" è un pò un eufemismo, perché più che leggere, traducono, e non sempre traducono come si deve, ma si tratta di peli nell'uovo: soprattutto per gli rtf il risultato è più che decente.

niente di tutto ciò è in vendita in Italia, ovviamente, se non alcuni modelli più costosi, ma di certo arriveranno prima o poi, visto il successo che stanno ottenendo (il sold-out è una costante ricorrente). Per contro, è stato lanciato il primo Librofonino dalla TIM (non ancora in commercio nemmeno questo, ma i prototipi spuntano qui e là tra una fiera e l'altra): un telefonino da cui si svolge un foglio di carta elettronica, normalmente arrotolato (cioè un foglio con tecnologia e-ink): sarà venduto in anteprima in Italia, essendo nato nel Telecom lab, e poi distribuito anche all'estero. La scelta di introdurre la possibilità di leggere libri da un telefonino, è ovviamente, una scelta tutta tagliata sul consumatore tipico italiano (anche se non è del tutto vero: sui telefonini il giappone ci batte, loro i fumetti e i romanzi a puntate sui telefonini li leggono già da tempo).
mi pare comunque che sia appena stato dato il calcio d'inizio, si inizia a giocare ma prima del 90° minuto penso che ne vedremo delle belle...

Qualche video:
librofonino
sony reader prs-505
kindle

martedì 11 marzo 2008

OLPC - remix

No, decisamente non c'è confronto tra XO e Elonex, come si può vedere in questo vecchio video di presentazione che è davvero impressionante:

ancora elonex

Ripensandoci, merita una riflessione a sè. Ecco qui il video della presentazione a birmingham dell'elonex, carina la funzione di distacco del video. per il resto è abbastanza bruttino ma a quel prezzo, per quello che da, direi che è un prodotto interessante, niente a che vedere con l'eee pc, ma sicuramente adeguato ad operazioni di base quando si è in giro. Un confronto con l'olpc invece non è nemmeno da pensare, per quanto il pensiero voli subito, sono molto differenti, soprattutto in riferimento al tipo di target.
Nasce per la didattica, ma mi sa che a comprarlo per primi non saranno gli studenti, considerando anche che il lancio sul mercato è previsto a giugno, a scuola in pratica chiusa...

venerdì 7 marzo 2008

lo sai cos'è un access point? (OLPC)

Ha risposto sì, e solo perché era un bambino, perché se fosse stato un adulto, dalla faccia che ha fatto, avrebbe risposto piccato "ovviamente sì, che domande mi fai!". Mentre buona parte degli adulti italiani ancora guardano con estremo sospetto il computer, confondendo desktop con laptop e wireless con internet, i bambini sanno già tutto. Come sia possibile tutto ciò resterà un mistero, ma è un fatto.
Erano loro i veri protagonisti stamattina a Firenze, durante la presentazione per la prima volta in Italia del progetto OLPC (one laptop per child) - l'idea annunciata da Negroponte nel 2005: un computer per 100 dollari, un computer per ogni bambino.
Presentazione per fortuna molto breve (siano lodati gli oratori sintetici!), tra un ooooh e l'altro dei bambini, Nicholas Negroponte ha espresso così la sua concezione del progetto: "con questo progetto avete l'opportunità di imparare ad imparare, di "think about thinking" (intraducibile...) che è molto diverso dal solo memorizzare ogni cosa o imparare fatti, è qualcosa che ha più a che fare con la passione, con il capire come fare a imparare"

Quindi, all'annuncio "bambini, avvicinatevi pure al laptop!" la terra ha tremato per qualche minuto, i bambini sono accorsi in massa verso quei simpatici oggetti bianchi e verdi (carini davvero, l'estetica è notevole) e da lì, chi ha dovuto farlo, ha avuto le sue difficoltà a trascinarli via; c'è riuscita solo un pò la curiosità: provato un pochino, si sono accorti che i grandi si perdevano in domande futili tipo "che tipo di connessione usa?"(802.11) o "ma la flashcard si può sostituire?"(no, è integrata, ma le usb non mancano), "esiste una community per lo sviluppo? come si può partecipare? (ovviamente sì)", hanno provveduto loro con le domande "veramente" interessanti: ma posso andare su internet? e la chat funziona? ha anche la webcam? e i virus ce li ha? (!!!) Sono libero di andare su internet? Ma ci sono dei giochi? Ci posso caricare sopra dei programmi? e via discorrendo su questo tono, con minuscole pause di domande fatte dagli adulti.

La sostanza: il computer è indistruttibile a vederlo così, in modalità di lettura la batteria può durare 10 ore (funzione video senza retroilluminazione), è antipolvere (anche se ad un occhio attento non sono scappati due-tre punti a rischio polvere, ma è poca cosa), la tastiera di gomma morbida morbida, tutto arrotondato, dotato di maniglia, con caricabatteria anche solare e a manovella (non molto pratico forse, ma c'è), pesa meno di un kg, e ovviamente usa linux e ha preinstallati vari software didattici, tra cui anche alcuni per imparare a programmare (un phyton ammorbidito), supporta i pdf e i file flash (anche versioni open). L'interfaccia è di semplicissima navigazione, per lo più con tasti con disegni.

Nel concreto, il Comunedi Firenze ha siglato un accordo per comprarne 100 e da ieri è stato predisposto sul sito OPLC italiano il form per la richiesta (e questa è la vera novità: ora lo si può comprare anche in Italia e da privati cittadini): siccome l'organizzazione, per tenere così bassi i costi, accetta solo ordini di un certo livello, li raccoglie il punto di riferimento italiano, che fa l'ordine. Ma, assicurano, tra ieri e oggi sono già state fatte un bel numero di prenotazioni, per cui i tempi da loro stimati per chi vuole ordinarne uno (o più...) sono di un paio di mesi massimo. Il costo sui 134 euro a seconda del cambio, ma si paga in seguito non facendo l'ordine. Ovviamente per ogni laptop comprato, uno viene mandato ai bambini meno fortunati del terzo mondo.

Domanda lecita: perché uno dovrebbe preferire questo ad un eee pc della ASUS o analogo (perché stanno spuntando come funghi: oltre a quelli già segnalati come l'Elonex, vedere anche TangoX e Claudbook) che hanno in media prestazioni sicuramente superiori? Lasciando da parte l'impegno umanitario, che non ha prezzo e tolto l'Elonex con cui condivide molte cose (ma che comunque non è ancora in vendita), intanto per il costo: 140 euro contro circa 300 (e un pò di più). In secondo luogo perché è un laptop che nasce per i bambini, e l'idea che i grandi abbiano i loro computer e i piccoli un altro, adatto a loro per i contenuti, la forma e la resistenza, è tutt'altro che una cattiva idea. Un computer con cui i bambini possono essere lasciati soli a giocare esattamente come capita con le costruzioni (discorsi internet a parte, che andrebbe un pò approfondito, forse l'unico punto carente per ora). Un altro punto molto interessante è la rete mesh: questi laptop sono in grado di parlare tra loro attraverso una rete che non necessita di infrastrutture e che ha un range abbastanza ampio: per cui i bambini che hanno questi computer e non sono troppo lontani fisicamente (qualche centinaio di metri) possono chattere tra di loro senza passare per il web. Non male se si pensa ad un utilizzo a scuola dove le reti wireless potrebbero essere un problema (immaginiamo 300 bambini connessi in contemporanea alla stessa rete... ) e dove magari si vogliono fare attività collaborative senza dover necessariamente passare da internet.
Di certo quello che manca ancora è un'idea concreta di progetti per l'ingresso massivo nelle scuole e la necessità - a mio avviso - di implementare alcune funzioni affinché i competitors restino tali e il progetto possa decollare, a meno che non riceva un aiuto importante da parte degli enti pubblici.

Pensiero della giornata: mentre vedevo tante belle fotografie di classi in varie parti del mondo meno fortunate (asia, africa...) in cui tutti i bambini avevano un pc sul proprio banco, ho pensato chissà mai se una rivoluzione del genere (con questo o altro analogo) avverrà anche da noi un giorno o i nostri bambini continueranno a crescere pensando che il computer serve solo per chattare e per giocare ai Sims...

qui il sito del progetto
qui il sito italiano
qui dove ordinare

ps. tutto ciò sopra scritto non toglie che questo oggetto non sia di interesse per un adulto... tutt'altro... e, infatti, io il mio l'ho già ordinato...

mercoledì 5 marzo 2008

portatili a portata di mano

rieccomi qui, sono stata molto presa nel... leggere blog altrui e, a dire il vero, nel lavoro. Ma una pausa per due righe sul nuovo miniportatile eeepc della asus non si possono non spendere.
A proposito di spesa: il costo, tra le cose più interessanti è di 300 euro. Anche se è battuto, in questo, da Elonex, il nuovo miniportatile presentato la settimana scorsa a Birmingham all'Education Show, che costa solo 99 sterline (ca 130 euro - wow).
Cose interessanti e riflessioni:
- costano poco: portatili per tutti?
- hanno come sistema operativo linux (questo permette un costo basso: non perché linux sia "gratis", ma, per chi non lo sapesse, perché permette prestazioni maggiori anche su macchine che hanno minori requisiti tecnici) - un linux adattato, ovviamente, per ottimizzare l'uso del piccolo schermo (7 pollici per entrambi, per ora; eepc arriverà presto con la versione da 9 pollici)
- non hanno il lettore CD! (che i CD stiano per diventare cose per antiquari? o forse lo sono già...)
- non hanno l'hard disk, ma una flashcard: maggiore trasportabilità, ma minor spazio (che l'era dei dati sul pc sia tramontata? tutto online!)
- sono piccoli piccoli e leggeri (1kg ca), stanno comodamente in borsetta...