lunedì 26 settembre 2011

Lo stato (Stato?) di Internet. Adesso.

"Internet è una strana, gigantesca bestia. E diventa sempre più grande, veloce e "mobile" ogni giorno", così recita l'inizio di questa infografica interattiva. Niente da eccepire, pare proprio così. Numeri impressionanti, che aumentano vorticosamente: secondo i dati riportati, un paio di miliardi di utenti (in crescita ad un ritmo di oltre uno al secondo), sparsi a macchia di leopardo su questo pianeta, che passano ore e ore nella rete e comunicano attraverso siti web (circa uno nuovo al secondo), con tweet (oltre cento milioni al giorno), con video (35 ore di filmati caricati al minuto su YouTube), acquistano beni e servizi (nel minuto in cui ho osservato io, il grafico segnava oltre un milione di dollari spesi), cercano informazioni e incrociano le proprie vite attraverso i social network (al momento circa 1 persona su 13 è su Facebook). Molto interessante anche la prima parte, la cartina animata sulle infrastrutture e la diffusione sul pianeta, che disegnano un futuro a luci e ombre, dove l'accesso a internet e il suo libero utilizzo potrebbe diventare sempre più una discriminante all'interno delle nazioni e tra le nazioni, visti i numeri di cui si parla. Ma l'infografica - come sempre - rende più di ogni parola, quindi buon divertimento nell'esplorazione... State of the Internet 2011
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venerdì 23 settembre 2011

Facebook non dorme mai (e veglia su di noi)

Anche i muri ormai lo sanno: in questi giorni all'f8 si parla del Facebook del futuro. Novità così tanto importanti da indurmi a rompere il silenzio, vincere la pigrizia e scrivere qualche riga nel mio blog, tra una ragnatela e l'altra.

I circa 800 milioni di utenti (proprio così, caso mai vi fosse sfuggito...) di FB potranno d'ora in poi:

- condividere la musica (wow!), grazie alla partnership con Spotify e altri network. Ok, potevamo farlo prima, certo, il web pullula di (eccellenti) social network musicali. Ma ora possiamo farlo "nella nostra nuova casa virtuale" (così la immaginano Zuck&C.) in "via Facebook". Così anche la nonna e il tuo parrucchiere potranno finalmente sapere che musica ascolti, non solo quegli estranei dai nickname strani che hai incrociato per le vie virtuali grazie all'accomunanza di interessi. E grazie ai quali hai scoperto tanta buona musica (almeno, secondo te). Per fortuna si può scegliere di non condividere con tutti (almeno questo lo hanno capito in FB). Beninteso, mi pare una gran bella cosa, curiosamente ribalta il concetto di in "internet trovo e condivido quello che mi interessa insieme ad altri che hanno i miei interessi anche se non li conosco" (ossia, in internet c'è spazio anche per le nicchie) con in "internet condivido tutto quello che mi piace con tutti". Per fortuna internet è grande e c'è spazio per entrambi (mentre il tempo della nostra vita è un po' meno spazioso, ma questo fa parte di un'altra storia). Questa doppia natura esiste da tempo (c'erano anche altri modi per condividere musica su FB), ma ora credo che esplodera'...

- la timeline ("wowowow"), questa per me è l'idea più interessante, vorrei conoscere la persona che ha avuto quest'idea geniale (non è un tono ironico, lo penso sul serio). Tutte le nostre attività in una timeline, per non dimenticare nulla, come nell'album di fotografie della mamma, quella che parte da te che a un mese di vita fai il bagnetto a quando ti sei diplomato. Tutta la tua vita sulla credenza delle foto ricordo in casa FB. Cosa c'è di più struggente e appassionante? Tutta la tua vita davanti, quella cosa che si dice che si vede quando la signora con la falce ci passa di fianco. Ebbene, FB stavolta l'ha battuta sul tempo. Oppure possiamo vederlo come l'abstract della nostra esistenza, un condensato che ci ricorderà in ogni istante quanto più o meno è intensa la nostra vita a colpo d'occhio. Ok, esagero, sarà sicuramente divertente, quanto inquietante, quanto spiazzante. Be prepared;

- compaiono alcuni pulsanti nuovi, tra cui il "want", il "read" e la possibilità di personalizzazione ancora di più chi può vedere cosa (era ora);

- torna la possibilità di inserire app di terzi (come due anni fa);

- hanno accennato alla partnership con alcuni quotidiani americani. Perché uno dovrebbe leggere i quotidiani su FB, con tutti i sistemi che già esistono? Beh, intanto perché, per molti, ci sono poche cose che fanno sentirsi a casa come leggere il quotidiano facendo colazione la domenica mattina. Sarà curioso l'accentuarsi dell'effetto nell'elenco notizie che mescola vita privata e crisi internazionali. Forse accade già: anche a casa, mentre leggi l'ultimo aggiornamento sulla caduta della borsa, c'è qualcuno che ti chiede se per caso "li finisci tu i biscotti?" oppure mentre ti arrabbi per l'ultima irresponsabile scelta del tuo schieramento politico, qualcuno ti ricorda "la ricevuta per ritirare la raccomandata è nel primo cassetto", però almeno sono due mezzi di comunicazione diversa, uno lo leggi, l'altro lo ascolti. In FB è tutto sulla timeline, vita personale e vita globale...

- dicono anche che potremo vedere la tv.

Non finisce qui e non è chiaro quando tutto ciò avverrà in Italia, ma una cosa è certa per me: è necessario lucidare bene la bussola per trovare ogni volta la strada che cerchiamo, perché sarà sempre tutto più confuso, complesso, miscelato.

Anche perché il rischio è che la rotta la decida qualcun altro, dopo che conoscerà di noi ogni esperienza e desiderio (visto che ha già iniziato a decidere per noi quali sono "le top stories").