sabato 18 ottobre 2008

Blognotes dalla fiera del libro di Francoforte/2

Diciamo che il sabato non e' il giorno migliore per visitare la fiera del libro di Francoforte: c'era veramente da fare a pugni per muoversi...

Ad ogni modo, defilandosi in "hall" meno frequentate ho trovato un po' di respiro... Purtroppo il tempo non e' bastato a fare e vedere tutto cio' che volevo, nonostante cio' e' stato molto interessante.
Alcune microsegnalazioni, piu' curiosita' che altro.

Intanto confermo la mia impressione positiva sui paesi dell'est europa e asia, perche' ho visto gran belle cose. A tal proposito sicuramente un piccolo (si fa per dire, circa un centinaio di dipendenti...) indiano merita la palma per il miglior gadget (ritratto in foto): una penna USB con funzione di portachiave (spinotto retraibile), con impresso il loro logo, e consegnata in una borsina di cotone e nastrini dorati (come a dire, tradizione e innovazione?), all'interno i loro cataloghi, dei libri, delle illustrazioni e dei materiali multimediali, in formato interattivo.

Sfogli le pagine del catalogo e facendo clic sui libri che ti interessano si aprono microsegnalibri o ingrandimenti delle immagini (nel caso del catalogo delle illustrazioni) e altre chicche. Nelle prime due pagine del catalogo le fotine di tutte le persone che hanno lavorato ai libri con i loro ruoli. Chapeau.
Altre cose carine: per i nostalgici anni '80, uno stand interamente dedicato ai Puffi (evidentemente, anche se esiste una sola puffetta non si sono ancora estinti...), con statue a grandezza pari a 20 mele o poco piu' (battuta per soli intenditori...).

Molto carini anche i quadri fatti con i fumetti a colori dei Peanuts, vignette 50x50 montate su legno rigido, spesso circa 5 cm, senza cornice. Una storia, tre vignette, tre qudri allineati: idea da tenere presente.
E poi libri libri libri...

Tra questi, uno di cui ho visto diversi manifesti, capito poco, ma l'idea non era male: reflexiva, book to reflect: intriguing book of few word. Una cartolina molto convincente, sul retro la scritta “i write a 16-word book”, con una sequenza ripetuta che riempie la pagina di “you will read this book” (www.16-wordbooks.com).
Alla fine, pero, bisogna tornare in Italia, viaggio tranquillo e puntuale. Al rientro, una visione curiosa: una signora scende dall'aereo con un trolley rosso aperto da cui spunta una cosa bianca e spumosa. Che si muove. Vedere la foto per capire.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Chi sono non lo so gli strani ometti blu
sono alti su per giu due mele e poco più
Noi Puffi siam così, noi siamo Puffi blu
puffiamo su per giu due mele e poco più
Vivono via da qui, nell'incantata città
riparata dalla terra dal deserto e dai monti e dal mar
Son case buffe assai i funghi di laggiù
nel bosco le vedrai vicino al fiume blu
Hanno un ponte che poi attraversano per
ricercar nella foresta quel che più gli serve
e più gli va
E via dalla città amici hanno già
e senza esitar li vanno a trovar
Ma hanno anche dei nemici, Gargamella il mago
e il suo gatto Birba: "Maledetti Puffi vi avrò
e vi ridurrò in purè"
Ma i Puffi hanno già trecento volte e più
scacciato questi qui lontan dalla città
Il Grande Puffo però trasformare sa già
un Puffo assai cattivo in un Puffo che puffa bontà
Noi Puffi siamo cosi noi siamo Puffi blu
puffiamo su per giù due mele e poco più
lala lala lala lala lala lala
lala lala lala lala lala lala